Il Glaucoma

Può presentarsi in numerose forme cliniche ed è caratterizzata da una progressiva alterazione del campo visivo, dapprima nelle sue parti più periferiche poi anche nella parte centrale, fino a portare, nei casi più avanzati, alla completa cecità. Tale compromissione del campo visivo è dovuta ad un progressivo danno del nervo ottico (il nervo che porta le immagini dall’occhio al cervello) che può arrivare fino all’atrofia. L’atrofia del nervo ottico si realizza a causa di una pressione endoculare (la pressione dei liquidi che riempiono l’occhio) troppo alta in un tempo variabile che può essere di anni nel glaucoma detto cronico o di poche ore nel glaucoma detto acuto. Alla base quindi della terapia del glaucoma vi è il controllo della pressione intraoculare. Il controllo della pressione intraoculare si ottiene o riducendo la produzione di liquidi all’interno dell’occhio o facilitandone il deflusso.

Il trattamento laser

Il trattamento laser ha come obiettivo di ridurre la pressione intra-oculare favorendo la fuoriuscita del liquido (“umore acqueo”) dall’occhio. Con la normalizzazione o l’abbassamento della pressione si realizzano i presupposti per l’arresto della progressione della malattia. Numerosi laser sono utilizzabili. Non esistono differenze in proposito per il buon esito dell’intervento. L’intervento si effettua in ambulatorio, il paziente è seduto davanti all’apparecchio laser.
Anestesia: Un’anestesia oculare locale con collirio rende possibile l’applicazione di una lente a contatto sull’occhio utile per focalizzare il raggio laser.
Procedura laser: si effettua generalmente in una o due sedute. Nel caso della trabeculoplastica laser selettiva (SLT), il trattamento può essere ripetuto a distanza di tempo per esaurimento dell’effetto ipotensivo.

Trattamenti alternativi

Esistono sostanzialmente 3 metodi per diminuire la pressione oculare: la terapia medica sia locale che generale, i trattamenti parachirurgici con laser e l’intervento chirurgico vero e proprio. Il suo oculista Le propone quello che stima il più adatto a conservare il più a lungo possibile la sua capacità visiva. In caso di mancato intervento, la progressione del glaucoma può portare alla cecità completa.

Decorso postoperatorio

Nelle prime ore l’occhio può apparire più o meno rosso e moderatamente dolente con un certo fastidio alla luce. La visione può non essere limpida; occorre attendere qualche ora o qualche giorno perché ritorni come prima del trattamento. Le cure locali postoperatorie consistono nell’instillazione di gocce o nell’assunzione di compresse, secondo le modalità e per il periodo di tempo che Le saranno spiegati dal suo oculista.
L’efficacia del trattamento laser si giudica dopo alcune settimane. Nella maggioranza dei casi la pressione intra-oculare si riduce. Come per qualunque trattamento antiglaucomatoso, la durata dell’azione del laser è imprevedibile, questo impone un controllo oculistico regolare. Il proseguimento associato di un trattamento medico è spesso necessario.
In caso di insuccesso si raccomanda un intervento chirurgico. Possono essere osservate un certo grado di infiammazione oculare, la percezione di corpi mobili ed una sensibilità accresciuta alla luce. Il trattamento non può in alcun modo pretendere di migliorare lo stato della sua capacità visiva.

Le complicanze

Possono essere intraoperatorie e postoperatorie, cioè che si verificano durante o dopo il trattamento laser.

Complicanze intraoperatorie: sono molto rare e possono essere gravi e meno gravi. Quelle gravi sono rarissime:

• emorragia massiva
• cataratta


Complicanze meno gravi:

• emorragie lievi
• aumento della pressione dell’occhio che, in alcuni casi, necessita di intervento chirurgico.


Complicanze postoperatorie possono essere gravi (rarissime) e meno gravi. Complicanze gravi:

• emorragia
• cataratta


Complicanze meno gravi:

• emorragie
• aumento della pressione oculare
• infiammazione (uveite, cheratite stromale)


Altre informazioni

Un trattamento ben eseguito può non essere da solo sufficiente a controllare la tensione endoculare, in alcuni casi sarà necessario continuare la terapia medica locale ipotonizzante; comunque, si renderanno necessari, nel tempo, controlli clinici e strumentale. Inoltre, anche quando con l’intervento si ottiene la normalizzazione della tensione endoculare, non si può garantire in modo assoluto l’arresto della progressione della malattia glaucomatosa; la progressione per fortuna rara, è presente specialmente nei glaucomi trascurati e nelle persone anziane: essa comporta una diminuzione progressiva del campo visivo della vista; entrano in gioco anche fenomeni di alterata circolazione del nervo ottico e dell’intero organismo.