Si utilizza per la cura dei corpi mobili vitreali, una forma di disturbo più comunemente chiamato “mosche volanti”.

La patologia

I corpi mobili vitreali sono opacità che fluttuano all’interno dell’occhio e determinano la visione di ombre che sembrano galleggiare e si spostano con i movimenti dell’occhio.

Queste ombre, note con il termine medico di miodesopsie, hanno forme diverse: possono assomigliare a piccoli moscerini, a mosche, a ragnatele o a filamenti.

Si tratta di un problema che può insorgere tanto nei giovani quanto nelle persone di età avanzata e soprattutto nei pazienti miopi.

Le opzioni terapeutiche

In genere ai pazienti che lamentano la visione dei corpi mobili non vengono offerte grosse soluzioni se non la semplice dieta idrica e l’assunzione di prodotti a base di collagene, acido ialuronico e sali minerali, in quanto spesso i sintomi possono ridursi spontaneamente con il passare dei mesi o degli anni.

Quando i corpi mobili sono molto numerosi e di dimensioni considerevoli si può avere un impedimento visivo tale da considerare come soluzione un intervento chirurgico di vitrectomia. Questa rimane un’ottima alternativa per i casi più complessi, ma è sicuramente un’alternativa invasiva, in quanto come ogni procedura chirurgica comporta alcuni rischi potenzialmente gravi, come infezioni e distacco di retina.

Vitreolisi Yag Laser: una nuova tecnologia

Talvolta i corpi mobili vitreali interferiscono con l’asse ottico ma non sono in quantità e dimensioni tali da giustificare un intervento di vitrectomia ed è proprio in questi casi che possiamo ricorrere ad una nuova tecnologia denominata Vitreolisi Yag Laser, in grado di eliminare o comunque diminuire notevolmente la percezione delle miodesopsie in maniera non invasiva ed indolore.

Come funziona?

Il trattamento è ambulatoriale e non richiede ricoveri. Prima del trattamento vengono instillate alcune gocce di anestetico, per evitare il fastidio causato dall’applicazione della lente a contatto, utilizzata dall’oculista per mettere a fuoco i corpi mobili vitreali, e delle goccie di midriatico per consentire la dilatazione della pupilla.

La seduta laser può durare circa 30 minuti e di norma sono necessarie anche tre o quattro sedute.
Impulsi laser a bassa energia vengono emessi per far evaporare le opacità vitreali mediante processo di “sublimazione”, ossia determinando il passaggio dallo stato solido a quello gassoso con formazione di microbolle che vengono riassorbite rapidamente.

Il risultato finale è che le opacità scompaiono o sono ridotte a dimensioni tali da non causare più fastidio.

Il miglioramento dei sintomi compare già dal giorno successivo. Casi di infiammazione sono estremamente rari ed è quindi improbabile che il paziente sperimenti fastidi legati al trattamento laser.

Non tutti i pazienti con miodesopsie possono comunque sottoporsi alla Vitreolisi Laser. La principale controindicazione è rappresentata dalla vicinanza del corpo mobile al cristallino o alla retina. Nel primo caso, il laser rischierebbe di causare una cataratta traumatica e nel secondo un danno alla retina.

Per questo motivo, prima del trattamento è utile eseguire esami che ci permettano di misurare la distanza del corpo mobile dalla retina o dal cristallino, l’ecografia oculare, così da poter operare con margini di sicurezza.

Un’altra situazione relativamente comune è la presenza di corpi mobili troppo piccoli, che l’oculista non è in grado di visualizzare e di conseguenza impossibili da trattare, anche se sono molto fastidiosi per il paziente.

La Vitreolisi Yag Laser rappresenta quindi ad oggi la migliore alternativa alla vera chirurgia vitreale per la rimozione delle miodesopsie persistenti.